Economia Circolare

Il piano d’azione dell’UE per l’economia circolare
In linea con l’obiettivo dell’UE di neutralità climatica entro il 2050 previsto dal Green New Deal, nel marzo 2020 la Commissione europea ha proposto un nuovo piano d’azione per l’economia circolare. Tale piano è incentrato sulla prevenzione dei rifiuti e la loro gestione ottimale e promuove, inoltre, la crescita, la competitività e la leadership globale dell’UE nel settore.Nel voto del 9 febbraio 2021, il Parlamento europeo ha richiesto norme più severe sul riciclo con obiettivi vincolanti da raggiungere entro il 2030 per l’uso e il consumo di materiali. Per saperne di più sulla definizione e i benefici dell’economia circolare.

Net promuove un tipo di sviluppo economico rispettoso della natura, in cui l’economia non è solamente orientata al profitto ma è tesa anche a migliorare lo stato di salute dell’ambiente e la qualità della vita delle persone che lo abitano. Finora, l’economia di mercato si è sempre basata su un modello lineare in cui le materie prime vengono estratte e lavorate per ottenere un prodotto finito che, una volta utilizzato, viene poi eliminato. Poiché molte risorse essenziali per l’economia sono limitate e la popolazione mondiale continua a crescere, comportando di conseguenza un aumento della richiesta delle risorse, questo tipo di economia lineare non è oggi più sostenibile e risulta più opportuno seguire un modello di economia circolare. L’economia circolare rappresenta per l’Unione Europea un tema essenziale e la Direttiva 2008/98/CE stabilisce la “gerarchia dei rifiuti”, ossia l’ordine di priorità da attuare per la prevenzione e la gestione dei rifiuti: di primaria importanza è ridurre la creazione dei rifiuti stessi, mentre le fasi successive nella gerarchia sono il riutilizzo, il riciclaggio (inteso come recupero di materia) e il recupero (inteso come recupero di energia), concludendo infine con lo smaltimento in discarica. Tuttavia, prima di essere avviati allo smaltimento finale, gli oggetti non riciclabili devono essere ridotti il più possibile tramite i passaggi precedenti della scala gerarchica. In questo modo, il prodotto dell’economia circolare è destinato a continuare la sua vita in un ciclo, con la reintroduzione nel processo produttivo, anziché essere conferito in discarica.

Anche Net, focalizzandosi sui cambiamenti nel settore dei rifiuti e sull’economia circolare europea, si pone l’obiettivo di ridurre la quantità delle risorse impiegate e degli scarti generati. La nostra azienda promuove infatti la raccolta differenziata, tratta una serie diversificata di rifiuti pericolosi e non pericolosi e avvia al riciclaggio i rifiuti che tornano a essere, così, una nuova risorsa utilizzabile come “materia prima seconda”. Tuttavia, l’impegno dell’azienda, per quanto grande, non è sufficiente per effettuare da solo la transizione da un’economia lineare a un’economia circolare. Diventa decisivo dunque il contributo di tutti cittadini e dei produttori in gran parte delle diverse fasi di gestione dei rifiuti, in particolare in quelle che sono sintetizzate con la “strategia delle 5 R”: ridurre, riutilizzare, raccogliere, riciclare e recuperare.

RIDURRE

  • Il quantitativo di rifiuti da smaltire parte dal consumatore. che deve effettuare consumi e acquisti consapevoli.
  • Progettare prodotti in modo che richiedano meno risorse e meno materiali naturali vergini, contribuisce alla riduzione della quantità di rifiuti finali da smaltire.

RIUTILIZZARE

  • Il riutilizzo è la capacità di reinventare e di ricollocare prodotti e ancora riutilizzabili.
  • Alcuni esempi di riutilizzo sono: riempire le bottiglie vuote di plastica o di vetro, restituirle laddove sia accettato il vuoto a rendere oppure dedicarsi a lavori di “recupero creativo”.

RACCOGLIERE

  • La raccolta dei rifiuti viene impostata nel tentativo di ridurre la produzione di rifiuti e di promuovere il riuso e il recupero.
  • In particolare, la raccolta differenziata un sistema di conferimento basato sulla distinzione dei rifiuti in base alla loro tipologia.

RICICLARE

  • II riciclo permette di trattare e lavorare rifiuti per generare materie prime secondarie da immettere nei cicli industriali e produttivi.
  • L’obiettivo del riciclo la riduzione del quantitativo di rifiuti da smaltire.
  • Anche il compostaggio del materiale organico rientra nel concetto del riciclo!

RECUPERARE

  • II recupero viene spesso inteso in termini energetici: rifiuti che non possono essere evitati, riutilizzati né riciclati, devono allora essere riutilizzati per produrre energia termica o energia elettrica, in alternativa al conferimento in discarica.
  • Net S.p.A. sarà in grado di effettuare il recupero dei rifiuti organici grazie all’impianto attualmente in cantiere.

L’End of Waste

E’ lo strumento principe dell’economia circolare. L’End of Waste rappresenta infatti il meccanismo attraverso cui un rifiuto, in seguito a determinate operazioni di recupero, cessa di essere tale e può circolare sul mercato al pari di tutti gli altri beni.

Un rifiuto cessa di essere tale (End of Waste) quando è stato sottoposto ad un’operazione di recupero e soddisfa criteri specifici da adottare nell’ambito delle seguenti condizioni:

  1. la sostanza o l’oggetto è comunemente utilizzato per scopi specifici;
  2. esiste un mercato o una domanda per tale sostanza od oggetto;
  3. la sostanza o l’oggetto soddisfa i requisiti tecnici per gli scopi specifici e rispetta la normativa e gli standard esistenti applicabili ai prodotti;
  4. l’utilizzo della sostanza o dell’oggetto non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o sulla salute umana.
Per raggiungere questo obiettivo è però fondamentale istituire meccanismi che – in linea con i principi generali del diritto dell’ambiente – consentano una collaborazione tra i diversi livelli di governo e tra il settore pubblico e gli operatori economici.

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