Perché è importante conferire separatamente questa tipologia di imballaggio?

  • Innanzitutto sono composti da materiali semplici e riciclabili al 100% :
    • Le leghe ferrose (comunemente “ferro”): la materia prima storica e fondamentale per eccellenza viene estratta dai minerali ferrosi costituiti da suoi vari ossidi.
    • L’alluminio: la materia prima si estrae principalmente dai minerali di bauxite ed è di gran lunga il più recente tra i metalli di uso industriale, essendo stato prodotto per la prima volta su larga scala industriale poco più di 100 anni fa.
  • Gli imballaggi in alluminio sono particolarmente apprezzati ed utilizzati per la notevole duttilità, la leggerezza e la resistenza alla corrosione, dovuta alla formazione di un sottilissimo strato di ossido che impedisce all’ossigeno di corrodere il metallo sottostante.
  • Le leghe ferrose e l’alluminio sono materiali che realizzano, alla perfezione, il concetto di economia circolare.
  • Il riciclo dell’alluminio ha un notevole impatto positivo sull’ambiente, poiché riduce l’estrazione dalle miniere della bauxite che necessita di un processo particolarmente complesso e impattante, in termini di inquinamento dell’aria, del suolo e dell’acqua.
  • Produrre una tonnellata di alluminio rigenerato da imballaggi riciclati significa risparmiare circa 19.500 KWh di energia per ogni tonnellata prodotta.
  • Il comparto siderurgico e metallurgico in Italia incide con oltre 20 miliardi di euro di fatturato annuo, dando occupazione a più di 60.000 lavoratori.

Cosa succede dopo la raccolta degli imballaggi in vetro e barattolame

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L’automezzo compattatore, adibito alla sola raccolta degli imballaggi in vetro e barattolame, trasporta il materiale alla stazione intermedia di trasferenza, al fine di ottimizzare i trasporti, oppure direttamente all’impianto di selezione e trattamento (attualmente presso impianti terzi siti sul territorio regionale e/o extra regionale).

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Nell’impianto di trattamento, il materiale effettua un preliminare passaggio di cernita attraverso tramogge e nastri, viene separato da eventuali sacchi di contenimento e viene pulito e depurato dal materiale non conforme anche con azione manuale.

Il materiale viene successivamente sottoposto ai seguenti trattamenti consequenziali che avvengono su impianti continui a tappeti/nastri mobili:

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I metalli ferrosi (barattoli, imballaggi e contenitori di latta) vengono selezionatiper mezzo di un apposito impianto separatore magnetico a nastro (overbelt a magnete permanente e a elettromagnete).

I metalli non ferrosi (barattoli, imballaggi e contenitori di alluminio) vengono selezionati per mezzo di un apposito impianto separatore a correnti indotte (o ECS – Eddy Current System).

Quasi tutti gli oggetti metallici vengono pertanto selezionati, suddivisi e raccolti in appositi contenitori: tali materiali affronteranno ora un percorso di riciclaggio e recupero diverso da quello del vetro.

Il processo di riciclaggio e recupero dei metalli ferrosi e non ferrosi, prevede le seguenti fasi:

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Cernita attraverso delle tramogge/nastri dove viene separato eventualmente materiale/rifiuto non conforme anche con azione manuale.

Aspirazione degli inquinanti leggeri (residui plastica e carta, polvere, piccoli residui di scarto) e invio dei due distinti materiali ai trattamenti successivi.

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Metalli ferrosi

Barattoli, imballaggi e contenitori vari di latta

 

Il materiale viene frantumato con un apposito impianto. Il rottame di ferro che ne deriva è già “pronto forno” diventando quindi “materia prima seconda”, pertanto viene stivato e successivamente trasportato alle acciaierie per la re-immissione nel ciclo produttivo.

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Metalli non ferrosi

Barattoli, imballaggi e contenitori vari di alluminio

 

Il materiale viene sottoposto ad un complesso processo di trattamento:

Decotizzazione: ossia agli imballaggi di alluminio vengono tolte tutte le parti di vernici, etichette e altri materiali non metallici presenti.

Fusione: il rottame di alluminio viene inserito in specifici forni e fuso a temperature vicino ai 1.000°C (l’alluminio fonde a circa 700/800°C).

Lingottatura o stampaggio: in base alla tipologia di utilizzo successivo (ad es. automotive, alimentare, domestico, edile-impiantistico, industriale) dell’alluminio rigenerato, dopo la fusione, possono essere aggiunti al fluido degli elementi additivi particolari.

Conseguentemente, ogni colata ha una sua registrazione e il prodotto finito lingotto/stampa (dopo il processo di pressofusione) verrà marchiato per la sua tracciabilità e informativa al consumatore finale.

La trasformazione e rigenerazione finale di metalli e alluminio riciclati:

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Il metallo ferroso riciclato viene reimpiegato in ogni settore produttivo per infinite applicazioni.

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L’alluminio riciclato permette di realizzare nuovi imballaggi, contenitori e barattoli, ma anche pentolame e accessori, caffettiere, borracce, radiatori e componenti per il settore automotive, edile e industriale.

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