Perché è una delle frazioni più importanti della raccolta differenziata?

  • Il corretto conferimento del rifiuto umido organico permette di ottenere importanti benefici ambientali, poiché questa frazione di rifiuto viene valorizzata quasi interamente per la produzione di energia, biometano e compost per agricoltura sfruttando processi naturali.
  • La sostanza organica recuperata con il compostaggio viene trattata e riutilizzata direttamente all’interno del territorio regionale, a vantaggio dell’agricoltura: il compost reintegrato nei terreni incrementa la fertilità del suolo e previene i fenomeni di erosione.
  • Con il corretto conferimento e con il conseguente trattamento negli impianti di digestione anaerobica/aerobica, si abbattono le emissioni in atmosfera di CO2 e di CH4 che si hanno quando il rifiuto organico viene conferito in modo errato, ad esempio nel secco residuo.

Cosa succede dopo la raccolta dei rifiuti:

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L’automezzo compattatore, adibito alla sola raccolta della frazione organica, trasporta il rifiuto verso la stazione intermedia di trasferenza, al fine di ottimizzare i trasporti, oppure direttamente all’impianto di digestione aerobica/anaerobica di destino.

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Il rifiuto organico viene sottoposto a una prima fase di preselezione e selezione, in modo da rompere i sacchi compostabili ed eliminare impurità e materiale non conforme, tramite un complesso impianto a rulli continuo, tappeti/nastri mobili, vagli, soffiatori e separatori elettromagnetici.

La biospremitura : ovvero un trattamento di separazione della matrice organica dalle sabbie e dagli imballaggi plastici, non rimossi dalla precedente fase di preselezione. La frazione organica in uscita dalla biospremitrice è inviata ad una macchina progettata per separare i sedimentabili (sabbie o particelle similari). Nella lavorazione del rifiuto organico. sarà apportata, una aliquota di acqua di scarico, e una aliquota di acqua di rete, al fine di migliorare il processo di separazione e spremitura della matrice organica al fine di ottenere una purea caratterizzata da una percentuale di sostanza secca tale da ottimizzare la successiva fase di digestione anaerobica.

La purea separata ottenuta è inviata alla vasca di precarico con lo scopo di:

• miscelare ed omogeneizzare il liquido di spremitura prima di alimentarlo alla successiva fase di digestione anaerobica;

• separare eventuali sabbie con residuo organico ancora presenti nel liquido di spremitura;

Nelle vasche di pre-carico avviene la preparazione del mix che alimenta i successivi digestori anaerobici. La preparazione della miscela è fondamentale per garantire le migliori condizioni di attività della biomassa anaerobica e massimizzare la produzione di biogas; con questo sistema si controlla il contenuto di secco e di sostanza organica e si produce una sostanza omogenea e facilmente digeribile dai microrganismi anaerobici.

Successivamente, il rifiuto viene trattato in due modi, in base alla tipologia e alla tecnologia dell'impianto:

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Digestione anaerobica: La matrice organica, proveniente dalla vasca di precarico, sarà inviata alla digestione anaerobica controllata ad alto rendimento dove subirà una degradazione biologica. I microrganismi, in condizioni di assenza di ossigeno, assimilano e degradano la materia organica producendo biogas (CH + CO + altri composti). Grazie a questa nuova risorsa, vengono prodotte energia elettrica e termica tramite un sistema di cogenerazione.

Digestione aerobica: è un processo biochimico nel quale gruppi di microrganismi, in condizioni di presenza di ossigeno, assimilano e degradano la materia organica. La maturazione e compostaggio dei digestati avviene mediante una preparazione delle miscele da compostare e stabilizzare.

Il digestato viene miscelato con il rifiuto ligneo-cellulosico, il cosiddetto “verde” proveniente da sfalci e potature, e triturati.

I microrganismi assimilano e degradano la materia organica, portando a maturazione il digestato, che diventa “compostato” (Biocelle per la stabilizzazione, maturazione accelerata e maturazione finale).

Il digestato viene sottoposto, con un apposito macchinario, ad un’ultima vagliatura finale con reti forate Ø 40 mm o Ø 10 mm (Ranazione finale del compostato di qualità).

Dai complessi processi impiantistici di trattamento del rifiuto organico si ottiene infine:

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produzione di compost di qualità per agricoltura;

produzione di biometano per autotrazione;

produzione combinata di energia elettrica e termica da cogenerazione;

produzione di biogas per l’alimentazione dell’impianto di cogenerazione;

Il Futuro

L’innovativo progetto Net “Waste-to-BioEnergy”
Un progetto innovativo e complesso che punta sull’integrazione di circular economy, mobilità sostenibile, simbiosi industrial-urbana, innovazione tecnologica e blockchain grazie agli importanti investimenti aziendali apportati sul parco impiantistico e accessorio.

Il progetto Net “Waste-To-BioEnergy” ha rappresentato l’Italia all’Expo 2017 Future Energy (Astana – Kazakistan) ricevendo importanti premi e riconoscimenti, tra cui la firma di un memorandum di collaborazione KazakInvest per la replicazione dell’innovativo impianto di Udine in Kazakistan.

Il nuovo digestore anaerobico di Udine:

Il nuovo impianto di digestione anaerobica, oggi in fase di realizzazione a fronte di un investimento complessivo di circa 40 milioni di euro, rappresenta un concreto passo in avanti verso la ricerca di una maggior efficienza del trattamento dei rifiuti e del recupero delle risorse, mediante:

♦ due sezioni separate per la digestione anaerobica;
♦ un impianto di cogenerazione per la produzione combinata di energia elettrica e termica;
♦ una sezione di produzione di biogas per l’alimentazione dell’impianto di cogenerazione;
♦ un impianto per la produzione di biometano per autotrazione;
♦ una sezione per la produzione di compost di qualità.

Net “Waste-to-Biorefinery” (progetto finanziato da Interreg Central Europe “City Circle” 2020)
Un progetto sperimentale condiviso con APE FVG e Università degli Studi di Udine, in linea con i nuovi indirizzi contenuti nel pacchetto “Clean energy for all Europeans” della Comunità Europea e con i fondamenti dell’economia circolare, il cui obiettivo è riuscire a sviluppare un’azione pilota di simbiosi industriale integrando il nuovo digestore anaerobico di Udine e il vicino impianto di depurazione di acque reflue di CAFC S.p.A., al fine di:

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