Perché è importante conferire separatamente questa tipologia di imballaggio?

  • Il vetro si ottiene con l’ossido di silicio e viene lavorato e utilizzato fin dall’antichità. I primi utilizzi risalgono a circa 5.000 anni fa.
  • È riciclabile al 100%, resistente, sicuro, igienico e inalterabile: il vetro, insieme alle leghe ferrose e all’alluminio, è un materiale che permette di realizzare alla perfezione il concetto di economia circolare.
  • Grazie al riciclo, il vetro può tornare all’infinito nelle nostre case, sotto forma di nuove bottiglie e vasetti per scopo alimentare. Una volta consumati i prodotti in essi contenuti, gli imballaggi in vetro svuotati e conferiti correttamente diventano rifiuti o, per meglio dire, risorse da valorizzare: vengono recuperati come “materia prima seconda” per produrre nuovi imballaggi o nuovi oggetti che saranno nuovamente immessi al consumo e che potranno nuovamente essere riciclati, proseguendo così un ciclo infinito, che non comporta alcuna perdita di materia né di qualità del materiale.
  • La perfetta inerzia chimica del vetro, che consente di conservare i cibi preservandone inalterati odori e sapori, è una caratteristica ben nota, al punto che tre quarti dei consumatori europei preferiscono il vetro come materiale da imballaggio per cibi e bevande, per diverse ragioni: la conservazione del gusto (54%), la salute e la sicurezza (48%) e il rispetto dell’ambiente (43%).
  • I benefici risultanti dal riciclo del vetro sono numerosi. Il rapporto COREVE (Consorzio Recupero Vetro) relativo al 2018 riporta i seguenti dati:
    • Risparmio di energia (2,3 milioni di barili di petrolio);
    • Emissioni atmosferiche evitate (2,1 milioni di tonnellate di CO2 evitate);
    • Materie prime risparmiate (3,4 milioni di tonnellate);
    • Ricavi per i Comuni (+79 milioni di €);
    • Risparmio di energia, emissioni, materie prime, discarica (500 milioni di €).

Cosa succede dopo la raccolta degli imballaggi in vetro e barattolame

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L’automezzo compattatore, adibito alla sola raccolta degli imballaggi in vetro e barattolame, trasporta il materiale alla stazione intermedia di trasferenza, al fine di ottimizzare i trasporti, oppure direttamente all’impianto di selezione e trattamento (attualmente presso impianti terzi siti sul territorio regionale e/o extra regionale).

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Nell’impianto di trattamento, il materiale effettua un preliminare passaggio di cernita attraverso tramogge e nastri, viene separato da eventuali sacchi di contenimento e viene pulito e depurato dal materiale non conforme anche con azione manuale.

Il materiale viene successivamente sottoposto ai seguenti trattamenti consequenziali che avvengono su impianti continui a tappeti/nastri mobili:

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I metalli ferrosi (barattoli, imballaggi e contenitori di latta) vengono selezionatiper mezzo di un apposito impianto separatore magnetico a nastro (overbelt a magnete permanente e a elettromagnete).

I metalli non ferrosi (barattoli, imballaggi e contenitori di alluminio) vengono selezionati per mezzo di un apposito impianto separatore a correnti indotte (o ECS – Eddy Current System).

Quasi tutti gli oggetti metallici vengono pertanto selezionati, suddivisi e raccolti in appositi contenitori: tali materiali affronteranno ora un percorso di riciclaggio e recupero diverso da quello del vetro.

Gli imballaggi in vetro e l’eventuale materiale metallico rimanente vengono sottoposti a diversi processi di vagliatura.

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Per prima cosa, vengono inviati ad una grande griglia vibrante (oppure, in base al tipo di impianto, ad un mulino a cilindri) e, successivamente, vengono inviati ad un vibrovaglio. Lo scopo è duplice:

frantumare ulteriormente il vetro per i trattamenti successivi;

separare il vetro da materiali non idonei, come contenitori in plastica, sacchi residui e barattolame metallico residuo non recuperato in precedenza.

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Le fasi di depurazione da oggetti estranei al vetro sono fondamentali per assicurare la purezza del materiale vetroso in fase di riciclo e l’assenza di difetti nel prodotto finito.

Vengono aspirati gli eventuali materiali inquinanti leggeri presenti, che vengono raccolti per essere trattati o smaltiti in altri impianti.

Il materiale rimanente prosegue la sua corsa su un nastro mobile continuo e attraversa un’ulteriore fase di separazione dei metalli ferrosi e non ferrosi (piccoli oggetti, come tappi e collari).

Transitando nuovamente attraverso il separatore magnetico a nastro e, successivamente, attraverso il separatore a correnti indotte.

Infine, il materiale giunge a una seconda stazione di cernita manuale per la rimozione di ulteriori corpi estranei, non idonei o non conformi, e viene sottoposto a un’ultima vagliatura e frantumazione su nastro mobile vibrante.

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A questo punto, il materiale vetroso viene ulteriormente pulito da materiali estranei e suddiviso per colore.

Per prima cosa, viene sottoposto a un processo di essiccatura e aspirazione, che lo priva di residui di umidità e inquinanti leggeri, come polvere e ultimi piccoli residui di scarto. Successivamente, gli impianti tecnologici di selezione ottica separano le scaglie di vetro neutre e trasparenti da quelle colorate e un ulteriore impianto di selezione ai raggi-X individua pezzi di ceramica, cristallo e plastiche al fine di rimuoverli (questo trattamento viene supportato anche al controllo visivo e manuale degli operatori).

 

Il rottame di vetro, dopo aver superato tutti i controlli qualitativi necessari ad assicurare la conformità agli standard richiesti, viene inviato alle baie di stoccaggio e successivamente trasportato alle vetrerie come “materia prima seconda”.

Il processo di riciclaggio e rigenerazione dei rottami di vetro prevede le seguenti fasi:

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Il rottame di vetro viene addizionato preliminarmente con altri componenti, quali sabbia silicea di cava, soda e vari carbonati con azione stabilizzante, affinante e fondente, per la preparazione della composizione del vetro rigenerato.

Successivamente, il materiale composito viene portato a fusione in appositi forni, alla temperatura di circa 1.500° C, ottenendo così l’impasto di vetro rigenerato. L’impasto di vetro fuso viene forgiato in apposite linee impiantistiche per la produzione di nuovi oggetti in vetro riciclato.

I nuovi prodotti vengono infine sottoposti a specifici e serrati controlli di qualità mediante impianti e sistemi di ispezione. I prodotti difformi, con possibili difetti derivati da inquinanti (come ad esempio residui di minuscoli frammenti di ceramiche e cristalli) vengono separati, depurati dal difetto, frantumati e reimmessi nel ciclo produttivo come rottame di vetro.

Il processo di riciclaggio e rigenerazione dei rottami di vetro prevede le seguenti fasi:

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Dal vetro riciclato si ricavano nuovi imballaggi, bottiglie, vasi, vasetti e vari altri contenitori.

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